VMware Converter macchine virtuali. Come convertire…

VMware Converter macchine virtuali. Come convertire…

Partenza! Come utilizzare vmware converter per convertire macchine fisiche in macchine virtuali. Iniziamo con vmware converter …

Ormai di virtualizzazione sentiamo parlare tutti i giorni. Molte aziende hanno già virtualizzato mentre molte altre ancora lavorano su sistemi fisici. Alcuni non conoscono ancora il beneficio della virtualizzazione e alcuni preferiscono non virtualizzare per via dell’investimento da sostenere. Ho scritto questo pest come linea guida per VMware converter?

Torniamo a noi.

Cosa vuol dire virtualizzare una macchina?

Virtualizzare una macchina con vmware converter significa clonare un pc/server per poterlo poi eseguire tramite un player come fosse la traccia di un mp3.

Vediamo come convertire.

Scarichiamo VMware converter standalone dal sito ufficiale di vmware. Link per il download, serve un account (qui)

Se avete già un account inserite i dati di login altrimenti create un nuovo account. VMware richiede obbligatoriamente un account per il download dei propri prodotti. Per ogni prodotto che sia free o a pagamento verrà assegnato un codice licenza.

vmware login

Download VMware converter

Mentre sto scrivendo il post la versione di VMware converter è giunta alla 6.1.1 e il file di setup è di 173.95 MB

download vmware converter

Eseguire l’installazione cliccando su Next fino alla pagina delle condizioni dove dovremmo spostare il check sull’accettazione e cliccare nuovamente su Next e ancora una volta su Next. Arriveremo al primo bivio dell’installazione.

Local Installation o Client/Server ?

Installazione locale o installazione client/server? Questo è quello che ci viene proposto di scegliere.

Qual’è la differenza?

  1. Con l’installazione locale tutto il software verrà installato sul proprio PC nel percorso predefinito o impostato dall’utente.
  2. Con l’installazione client/server (per utenti esperti) potremmo decidere quali servizi installare e dove installarli.

vmware-standalone-client-server

Procediamo con l’installazione più semplice e veloce.

Selezioniamo quella Locale  e andiamo avanti fino al termine dell’installazione. Riporto le immagini sotto.

wmware-converter-install-5 wmware-converter-install-6 wmware-converter-install-7

 

Conversione della macchina fisica in macchina virtuale

Ecco come si presenta il programma VMware Converter alla prima apertura (vmware converter macchine virtuali).

vmware converter inizio

Iniziamo a convertire la nostra prima macchina.

Virtualizziamo !

Clicchiamo sul Menu File -> New -> Convert Machine

vmware converter local machine

 

In questo caso scegliamo di convertire la stessa macchina dove abbiamo installato il software di conversione ma potremmo anche decidere di virtualizzare una macchina remota Windows o una macchina remota Linux (ci verrebbero chiesti i dati d’accesso con livello amministratore per la virtualizzazione).

Selezionando Local Machine e cliccando su Next, VM Converter ci chiederà i dati del server VMware dove salvare la macchina virtuale.

Nel caso il nostro server VMware ESXI o di versione superiore sia già pronto inseriamo come host l’ip della macchina server e i relativi dati d’accesso root.

Nel caso il nostro server non sia pronto possiamo selezionare VMware Workstation o altra macchina virtuale per poter poi eseguire la virtualizzazione tramite il player.

login vmware esxi

Immaginiamo di non avere un’infrastruttura pronta ma di voler virtualizzare la macchina quindi come nell’immagine selezioniamo la seconda opzione “VMware Workstation or other WMware virtual machine“. Impostiamo il nome della macchina virtuale (PORTATILE nel mio caso) e selezioniamo la destinazione dei file VMDK che verranno generati.

vmplayer converter

Nel passaggio successivo è necessario controllare e correggere eventuali warning o errori di configurazione della macchina. Una volta sistemati facciamo click su next e ci verrà riproposto il Riepilogo delle configurazioni.

A questo punto è tutto ok e possiamo convertire. Al termine della conversione troveremo nella destinazione i nostri file VMDK che potremmo eseguire tramite il VMware Player e successivamente spostare all’interno,volendo,spostare nell’infrastruttura.

controllare configurazione macchina virtuale

 

Conclusioni

La virtualizzazione richiede nozioni tecniche abbastanza avanzate soprattutto quando è necessario eseguirla per aziende con infrastrutture complesse. E’ obbligatorio tecnicamente parlando, prima di procedere, avere in mente e mettere su carta tutta la struttura di rete con i relativi ruoli di ogni macchina.

Se siete alle prime armi provate prima sulla vostra pelle. Sperimentare è la cosa migliore. Quando sarete sicuri di quello che fate allora potrete applicarlo ad altre realtà.

Personalmente eseguo virtualizzazioni nel week end quando le aziende sono chiuse. Se le aziende non chiudono perché hanno un ciclo di produzione continuo chiedo almeno una notte dove i sistemi non vengano utilizzati. Alcune virtualizzazioni le eseguo con dei miei colleghi di zona. Prepariamo l’infrastruttura, lanciamo i processi di virtualizzazione di notte e la mattina se tutto è andato a buon fine avviamo e allineiamo le configurazioni delle macchine virtuali.

Tenete sempre come scorta il backup della macchina fisica e una copia della macchina virtualizzata.

Prossimamente vi spiegherò come e cosa utilizzare per fare i backup a caldo delle macchine virtuali.

 

Spero che queste linee guida ti siano state d’aiuto e non potendo toccare nel dettaglio tutti i particolari ti chiedo di condividere l’articolo se l’hai trovato interessante e se non vuoi perderti altri consigli sulla virtualizzazione come il backup ecc lascia la tua mail e ti avviserò all’uscita del prossimo post

Se ti serve qualche informazione o hai dei dubbi commenta l’articolo e ti risponderò al più presto.

Vritualmente Ciao!

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Importare prodotti in Magento con Magmi

Importare prodotti in Magento con Magmi

In questo articolo capirai come Importare prodotti in Magento con Magmi.

Magmi è un modulo gratuito per shop su base Magento e permette, tramite CSV, di importare migliaia di prodotti in poco tempo.

A differenza di altri strumenti Magmi lavora direttamente con il database di Magento ed è di facile installazione.

Installazione di Magmi

  1. Scaricare Magmi dal sito ufficiale (qui)
  2. Scompattare il file zip e fare l’upload tramite FTP della cartella posizionandola nella cartella principale del vostro shop.
  3. Impostare i permessi di tutta la cartella e dei file contenuti a 705 (da shell linux chmod -R 705 magmi)
  4. Aprire il browser alla pagina http://www.miosito.it/magmi/web/magmi.php   (user e pass magmi:magmi)
  5. Se avete intenzione di importare categorie e immagini installate gli extra plugin scaricandoli da questo link (qui)
  6. Installare anche le utility che trovate allo stesso link utilizzando la stessa procedura

Magmi è pronto a lavorare ma è necessario metterlo al sicuro altrimenti chiunque visiterà il nostro negozio online potrà accedere alla pagina d’importazione. Per proteggere l’accesso creiamo un file .htaccess e inseriamolo nella cartella /magmi.

Un tool utile alla creazione del file .htaccess è fornito dal sito htaccesstools.com

Riporto sotto un esempio di file .htaccess (in questo caso ho creato una cartella di nome sec all’interno della cartella magmi)

ErrorDocument 401 default

 

AuthUserFile /home/sitomio/public_html/magmi/sec/.htpasswd

AuthName “MAGMI – Area Riservata”

AuthType Basic

Require valid-user

RedirectMatch ^/magmi/$ /magmi/web/magmi.php

Visitando il link http://www.sitomio.it/magmi/web/magmi.php il browser ci richiederà l’inserimento di utente e password.

Continua sotto la guida per Importare prodotti in Magento con Magmi

freccia-giu

La prima configurazione di Magmi

Per eseguire l’importazione il modulo magmi ha bisogno delle credenziali di accesso al database per questo come nell’immagine dovremmo inserire:

  • host
  • nome del database
  • nome utente
  • password
  • eventuale prefisso delle tabelle (per sicurezza quando installate magento o un altro tipo di cms utilizzate sempre un prefisso)

magmi database

 

I profili di Magmi

L’utilizzo dei profili di Magmi ci consente di avere impostazioni diverse in base a quello che dobbiamo importare.

Personalmente utilizzo sempre un minimo di due profili.

Uno per l’aggiornamento totale e un’altra per l’aggiunta esclusiva di nuovi articoli presenti nel CSV.

Allo stato vergine dopo l’installazione magmi visualizza il profilo di Default. Non lo tocco mai, soprattutto se devo fare dei test d’importazione, lo duplico con il pulsante Copy Profile and Switch.

Il bello dei profili è la possibilità di poterli gestire separatamente tramite dei cronjob. Ti spiego dopo come.

magmi profili

CSV Options

CSV Separator è il separatore di campi utilizzato nel file csv. Il punto e virgola(;) o la pipe (|) o la virgola (,)….

CSV Enclosure è il carattere che indica dove inizia e finisce il campo (potrebbero essere il doppio apice o le virgolette). Se per esempio il campo5 fosse il mio url nel csv sarebbe indicato così “ivanzaccaron.net”;

Headerless, utilizzare questo check quando il file csv non ha intestazioni.Le colonne saranno automaticamente nominate con col1,…..,colN. E’ necessario utilizzare il plugin Column Mapper per settare i nomi delle colonne al riferimento col1 -< ean ecc.)

Allow truncated lines, consente se attivo, di bypassare le linee troncate in fase di import

Malformed CSV è da utilizzare quando l’intestazione di colonna non è alla prima riga del nostro file. In questo caso al check si aprirà una campo dove inserire il numero di riga che fa riferimento all’intestazione di colonna.

I plugin

 

plugin magento

On the fly category creator/importer: crea, se non esiste, una categoria. Il controllo viene fatto controllando il nome, anche se questo è stato modificato di poco rispetto a quella salvato in Magento, viene creata una nuova categoria.

Image attributes processor: tramite questa funzionalità risulta possibilie specificare se le immagini debbano essere prese in locale (es: /var/www/html/nome/magmi/import/img) o da remoto, rinominare i nomi delle immagini, riscriverle o aggiungerle. Se si vuole associare ad un prodotto più immagini aggiungere nel CSV la colonna “mediagallery”.

On the fly indexer: rigenera gli indici al termine dell’importazione di ogni elemento.

Custom Options: crea un attributo personalizzato per uno specifico articolo.

Product Deleter: se nella colonna specifica il valore è a “1” elimina l’articolo in questione. Vengono eliminati anche i figli. L’intestazione di colonna deve essere magmi_delete.

Product Tags importazione tag dei prodotti

Tier price importer: importa quantità-prezzo di un prodtto (scrittura “quantità:prezzo”). Per fare ciò occorre aggiungere una colonna al nostro file CSV.

Column mapper: effettua la mappatura sui valori e risulta utile nel caso della replicazione del dato su più colonne (es: per immagine grande, piccola e thumb).

SKU Finder: genera lo sku automaticamente se non è presente la relativa colonna. E’ necessario pecificare su quali altri valori presenti nel CSV deve essere creato lo sku.

Default Values setter: permette di associare ad ogni elemento dei valori di default senza dover inserire necessariamente le relative colonne nel CSV (scrittura: “colonna1,colonna2”). Nota: il nome della colonna corrisponde all’id dell’attributo presente nel pannello amministrativo di Magento.

Magmi Import Limiter: utilizziamo per importare un numero limitato di elementi nel CSV. Per le prove è ottimo soprattutto quando abbiamo csv con migliaia di articoli.

Generic mapper: server per mappare dei valori di determinate colonne del CSV.

Value Replacer: effettua la sostituzione della riga ma la configurazione è complessa in quanto occorre specificare delle condizioni tramite espressioni regolari.

Value Trimmer for select/multiselect: da utilizzare per la creazione degli attributi non presenti nel menu a tendina.

Grouped Item processor: Creazione degli articoli raggruppati se non esistono. Possibilità di specificare come trattare i singoli prodotti.

Configurable Item processor: Crea gli articoli coonfigurabili se non esistono.

Cron Job Magmi

Molto utile per chi ha confidenza con la shell o tramite il pannello di impostazione del proprio hosting sono le operazioni pianificate cronjob. Con queste operazioni possiamo automatizzare tutto il processo di import e aggiornamento del nostro catalogo.

Vi riporto alcune righe per capire come impostare i crontab.

php <magmi_dir>/cli/magmi.cli.php -profile=”nomeprofilo” –mode=”create”

con questa riga diciamo al sistema operativo di eseguire lo script d’importazione per il profilo con il determinato nome e di eseguirlo in modalità Create

php <magmi_dir>/cli/magmi.cli.php -profile=”yourprofilename” -mode=”update”

con questa operazione il sistema eseguire lo script di aggiornamento per il determinato profilo in modalità aggiornamento (gli articoli nuovi non verranno creati).

Se ti è servita la guida su come  Importare prodotti in Magento con Magmi condividi o lascia un Mi piace.

Se hai bisogno di qualche informazione contattami e ti risponderò appena possibile.

Alla prossima! Ciao!

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